Il 2002 è un anno importante per la Cardiologia del nostro Paese, ma questo allora non lo sapevamo; il 30 settembre di quell’anno, grazie ad un’intuizione geniale del Prof. Cesare Proto, dopo un lungo lavoro preparatorio, si riuniscono una quindicina di Soci Fondatori, presso uno studio notarile di Milano, e si costituisce la Società Italiana Cardiologia Ospedalità Accreditata (SICOA) con Sede Nazionale in Via B. Verro 12, Milano.
Cesare Proto rimarrà alla guida di SICOA sino all’aprile del 2014, costruendo le basi di una moderna Società Scientifica, e tra le innumerevoli battaglie vinte, molto spesso come un condottiero solitario, l’intuizione geniale fu quella di costituire un Centro Studi SICOA, che nato nel 2009 ha oggi sede a Roma in Via di Val Cannuta. Il Centro Studi, fiore all’occhiello della Società , ha prodotto indagini di sorveglianza su circa 15.000 pazienti, nel contesto delle diverse malattie cardio-vascolari, survey che sono esitate in pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e che hanno spesso fornito importanti informazioni alla cardiologia italiana su problematiche epidemiologiche e terapeutiche di interesse attuale.
Molti si chiesero allora, se nel panorama delle Società scientifiche cardiologiche italiane, sia generaliste che di settore, si sentisse la necessità di crearne un’altra. A distanza di ormai 13 anni la risposta viene fornita dalla attuale fotografia di SICOA: oltre 2500 soci, un Consiglio direttivo Nazionale che si riunisce mensilmente per la programmazione istituzionale, scientifica e organizzativa societaria, 21 Delegati Regionali coordinati da due Consiglieri Nazionali che lavorano per macro-aree, numerosi Delegati Provinciali. Attività di formazione attraverso riunioni locali, meeting regionali ,Seminari e Congresso Nazionale. Rappresentatività ai tavoli Regionali dei Legislatori in ambito di materia sanitaria con contributi importanti in termini di strategia di gestione delle patologie cardio-vascolari e/o strategie di organizzazione.
SICOA nasce per riunire tutti coloro che, in ragione della loro attività clinica, scientifica o promozionale operano in campo cardiologico e che svolgono la loro attività nelle strutture cardiologiche ospedaliere private, di diritto pubblico.
SICOA si propone come una Associazione Scientifica di Cardiologia che vuole evidenziare l’attività professionale svolta negli Istituti Accreditati, nella assistenza sanitaria al paziente con patologia cardiovascolare.
SICOA vuole creare innovativi percorsi diagnostici e terapeutici, mantenendo viva l’attenzione alla collaborazione con i Medici di Medicina generale, con i colleghi cardiologi che operano sul territorio, negli Ospedali Pubblici, nelle Università, negli Istituti di Ricerca. La maggiore duttilità strategica, la tempestività nelle decisioni ed agilità gestionale consentono di perseguire con molta attenzione l’obiettivo del miglior rapporto possibile costo/efficacia/efficienza determinando un risultato positivo sia per il S.S.N., sia per il paziente. Il ruolo dell’Ospedalità privata accreditata è oggi considerato un elemento di rilevante importanza nella costruzione di nuovi modelli di “welfare” seguendo anche gli sviluppi suggeriti dallo UEHP (Union Europienne de l’Hospitalisation Privée). Per quanto concerne la garanzia di qualità dei servizi, che deve essere offerta ai cittadini europei, in relazione alla libera circolazione e all’accesso al libero mercato dei servizi sanitari l’UEHP crede nella utilità di procedure di comparazione, da effettuare con la istituzione da parte delle Società Scientifiche di registri per l’individuazione di best practices. I professionisti, ormai tanti, che operano a tempo pieno, nell’Ospedalità Privata Accreditata, nell’assistenza al paziente con patologia cardiovascolare, rappresentano ormai una parte integrante e di qualità, nel SSN e SICOA vuole essere lo stimolo per mantenere sempre vivo e attuale l’interesse scientifico.
SICOA, si propone di affrontare ad ampio raggio, i problemi delle condizioni di assistenza così diverse da Regione a Regione specie per quanto riguarda la scelta della qualità delle prestazioni, della appropriatezza ma anche i modelli di accreditamento tutt’ora così dissimili da una Regione all’altra.
SICOA vuole essere una Società Scientifica trasversale che si interessa dei problemi della cardiologia del territorio, della cardiologia ambulatoriale ma in particolare dell’assistenza ospedaliera nelle strutture private accreditate al paziente con patologia cardio-vascolare e pertanto chiede amicizia e collaborazione a tutte le Associazioni e Società Scientifiche.
SICOA con la Presidenza di Cesare Proto ha coltivato con determinazione lo spirito di partecipazione connotato da franchezza, innovazione, critica costruttiva, definizione di progetti sfidanti, affettuosa amicizia, ma soprattutto da tanta passione. Proprio su questi principi, abbiamo tutti insieme cercato di contrastare il banale populismo associativo delle ambizioni personali, la sfida era e continua ad essere troppo importante per essere distratti dalla sommessa filosofia del “do ut des”. La difesa della Cardiologia Accreditata del nostro paese continua ad essere il primo obiettivo perseguito con forza dal Prof. Cesare Proto e ora ereditato dal nuovo Consiglio Direttivo.
SICOA vede nel 2014 in occasione del XII Congresso nazionale a Capri, l’anno della svolta: Cesare Proto lascia la guida della Società : un’eredità importantissima e difficile da gestire e difendere, nelle mie mani: vengo proclamato secondo Presidente di SICOA. In occasione del discorso del mio insediamento, dissi che questa sarebbe stata la presidenza più difficile nella storia di SICOA, e la mia risposta alla domanda di molti Soci che mi chiedevano cosa mi sarei portato nell’ avventura della nuova presidenza, fu: mi porterò le cose che non ho. Ho cercato da subito di onorare l’impegno formalmente preso, per ottenerle. Per questo obiettivo ho scelto uno stile associativo improntato sulla franchezza, sulla discussione e sul confronto trasparente. Uno stile vissuto nella ricerca di una sintesi, affinché franchezza e trasparenza diventino la nostra filosofia o meglio caratterizzino una sorta di “ stile SICOA ”.
SICOA dovrà, mai come oggi, essere diffidente “nel domani delle compiacenti promesse”, sono necessari i fatti e non le parole. E’ necessario lavorare e lavorare molto.
SICOA deve ancorarsi alla volontà degli associati, e non mi riferisco ai 2500 iscritti che oggi contiamo, mi riferisco ai soci animati dalla passione, mi riferisco a tutti coloro che ritengono di spendere energie per una causa in cui credono, a tutti coloro che vogliono partecipare a questa straordinaria avventura. Il periodo di crisi che stiamo attraversando non influenza solo la diffusione della cultura scientifica. Siamo affrontando un altro critico aspetto che è la difesa della Cardiologia dalle nuove logiche organizzative ospedaliere. E questo sarà un passaggio difficile della nostra storia che non può essere ricondotto a difese corporative o peggio a slogan o accordi accomodanti. Anche in questo percorso la Cardiologia dell’Ospedalità Privata Accreditata dovrà poter dire «la sua». Dovremo diventare un interlocutore imprescindibile per le Istituzioni ai tavoli di lavoro per il rinnovamento del Sistema Sanitario Nazionale. Dovrà essere una pratica quotidiana di impegno in una nuova cultura scientifica e organizzativa, non un’alternativa di pochi, ma un costante esercizio di tutti, frutto del senso comune di appartenenza, di considerazione e valorizzazione delle nostre radici culturali e della realtà che SICOA rappresenta. Siamo di fronte ad un grande interrogativo della Cardiologia: dove finirà l’UTIC? Il nuovo modello per Intensità di cura rappresenta un’utopistica convergenza culturale che mina la nostra identità di specialisti del cuore e dei vasi. Secondo la logica del nuovo modello assistenziale per alta intensità di cure, la terapia intensiva cardiologica non sarà più gestita dal cardiologo cioè da colui che ne ha cultura e competenza. L’utilizzo di un modello organizzativo “lean” in sanità deve scontrarsi con la constatazione che la cura e la tutela della salute dell’uomo, è ben più complessa della produzione di un motorino. Possiamo permettere che l’Ospedale diventi come una fabbrica di scooter ?
SICOA crede fermamente che dobbiamo: 1) difendere i nostri interessi, non per spirito corporativo, ma con lo scopo di offrire salute, qualità e sicurezza; 2) rimodulare il ruolo e la mission delle Società Scientifiche, perché i tempi sono cambiati; 3) identificare un interlocutore forte verso le Istituzioni che, decidono per noi e senza ascoltare il nostro parere; 4) fare attenzione agli sprechi in sanità , ottimizzando appropriatezza, qualità e sicurezza se vogliamo davvero che la salute risulti un investimento e non solo un costo. Ciascuno di noi è l’artefice del proprio destino, spetta a noi crearci le cause del successo. È in gioco la nostra responsabilità e quella di nessun altro. Un soggetto è responsabile quando è consapevole delle proprie azioni e quando ne risponde. La Responsabilità è una conseguenza e una causa dell’ autonomia , nel senso che non vi può essere responsabilità senza autonomia, ma questo implica processi decisionali.
SICOA dovrà continuare a mantenere l’impegno in favore dell’attività formativa che non dovrà conoscere cali di attenzione e la spinta a proseguire nell’opera di promozione della crescita professionale e culturale dei collaboratori delle strutture che ad essa fanno riferimento, si configura sempre di più come uno dei cardini dell’azione di indirizzo e tutela della nostra base associativa. Sarà la tensione verso la costruzione di un “brand ”contraddistinto dalla qualità della risposta clinica ,dalla adeguatezza del profilo organizzativo dei servizi, dalla qualità della ricerca clinica, che dovrà diventare un elemento caratteristico di appartenenza e di condivisione di una mission associativa ; un modo per essere all’altezza del compito di essere parte, di un sistema sanitario ritenuto ancora tra i migliori al mondo .
SICOA vuole assumersi la responsabilità per essere esattamente dove si trova, , questa ferma volontà le darà i mezzi per trovarsi esattamente dove vuole essere, vale a dire all’interno di un Sistema Sanitario ritenuto tra i migliori al mondo
SICOA vuole creare opportunità per i giovani, che con la loro preparazione, entusiasmo, e passione possono contribuire in modo determinante alla crescita societaria. Per questo motivo quest’anno il Seminario Nazionale vedrà giovani Cardiologi misurarsi come relatori, moderatori e discussant in un Convegno interamente dedicato e disegnato da questa sezione della nostra Cardiologia.
SICOA vuole inoltre offrire servizi : per questo motivo è stata formalmente annunciata la costituzione di una Task-Force Medico Legale in occasione del XIII Congresso Nazionale a Giardini di Naxos lo scorso 14 maggio. Nessuno in Italia è a conoscenza di quale sia il rischio specifico in cardiologia: non lo sanno i medici, gli ordini e nemmeno le stesse società assicuratrici che operano in questa area di rischio. Per tale ragione è fondamentale creare un punto di riferimento comune di confronto e discussione su questi temi per definire esattamente quali siano gli errori che, di anno in anno, si verificano nella nostra specialità. In questo modo sarà più facile definire gli strumenti di prevenzione degli errori utilizzando questi dati anche come strumenti di “formazione/informazione” in favore di tutti i soci. La T.F. Medico-Legale avrà il compito di fornire un aiuto concreto ai Colleghi Cardiologi Soci oggetto di azione legale, e di fornire, su richiesta, pareri «pro-veritate» che possano essere di supporto e che possano essere prodotti nelle sedi competenti. Occorre che chi compie una perizia sappia che questa sarà visionata e valutata da un Board della Società Scientifica. Il giudizio sulla perizia sarà firmato dai componenti del Board della TF e inviato al Magistrato Competente.
SICOA con queste premesse, di coerenza e di rinnovamento, anche in questo mio primo anno di presidenza, grazie al Consiglio Nazionale, non è mai apparsa debole, confermandosi un patrimonio culturale al servizio degli Associati, non da ereditare, non in vendita, ma da conquistare con l’impegno, la condivisione, l’umiltà, il sacrificio personale. Ecco perché credo fermamente che il concetto di responsabilita’ condivisa debba diventare lo strumento per ottenere in tempi brevi la SICOA che tutti vogliamo:
SICOA propositiva, attiva, concentrata sul presente,
SICOA diffidente nel domani delle compiacenti promesse,
SICOA ancorata alla volontà degli associati,
SICOA determinata su basi di rigore,
SICOA determinata su basi di coerenza e di rinnovamento,
SICOA fatta dai giovani cardiologi per i giovani cardiologi,
SICOA vivace intellettualmente capace di proposte innovative,
SICOA aperta alle collaborazioni intersocietarie,
SICOA rappresentata dalla Federazione It.di Cardiologia,
SICOA responsabile del momento contingente.
Il Presidente nazionale
Enrico Pusineri